Aumento di assicurazioni online, dai dati di convieneonline e altre ricerche

La distribuzione digitale dei servizi assicurativi mostra un trend in continua crescita lasciando prevedere, senza troppe difficoltà, che nei prossimi anni potrebbe sostituire quasi interamente il mercato tradizionale.

Lo conferma l’indagine dell’Italian Insurtech Association (IIA) condotta su un campione di 155 operatori del settore provenienti da Italia, Spagna, Germania, Austria, Francia, Olanda e Polonia.

A questi dati si aggiungono i risultati di altri report come quello di Bain&Company e del’Osservatorio Fintech & InsurTech del Politecnico di Milano, che ci consentono di avere un quadro abbastanza chiaro su cosa potrebbe succedere nei prossimi dieci anni.

 

Cosa accadrà nel mercato assicurativo: le previsioni per il 2030
 

Secondo l’IIA le polizze vendute online passeranno dal 23% del 2020 all’80% del 2030, con una crescita media annua del 22%.

Allo stesso modo gli investimenti in tecnologie insurtech passeranno dai 9.4 bilioni di dollari, ai 155 bilioni nel 2030, con una crescita media del 32,7%.

Un andamento confermato anche dalle stime di ConvieneOnline, tra i leader per le assicurazioni online, che hanno visto un incremento della fiducia degli utenti verso le polizze digitali.

La crescita del mercato europeo sarà in linea con l’andamento del settore a livello mondiale.

Secondo le stime del report di Bain&Company “Insurance: as risk mount, insurers aim to augment protection with prevention” il valore complessivo dei premi delle polizze digitali, su scala globale, passerà dai 5 trilioni di dollari, del 2020, ai 10 trilioni del 2030.

L’aumento delle polizze digitali sarà accompagnato dall’entrata sul mercato di nuovi attori, che copriranno il 20% del mercato, come MGAs e start-up che potrebbero raggiungere 1,9 trilioni di dollari in premi.

 

Insurtech e assicurazioni digitali: quale futuro per l’Italia
 

L’Italia, nonostante una certa lentezza rispetto agli altri Paesi del mercato occidentale, non sarà immune da questo fenomeno.

Secondo l’Osservatorio Fintech & InsurTech di Milano i consumatori che si rivolgeranno alle polizze online rappresenteranno, entro il 2030, l’82%, rispetto all’attuale 32%.
 

I prodotti che ricopriranno un ruolo centrale saranno:

  • 31% – Automotive (escluso RC auto in quanto obbligatoria);

  • 43% – Viaggi;

  • 36% – Mobilità;

  • 28% – Polizze Casa;

  • 24% – Infortuni;

  • 24% – Polizze per la cura degli animali.
     

Questo modello, per essere sostenuto, necessita di una collaborazione sinergica tra operatori del settore e consumatori attraverso:

  • un aumento degli investimenti in tecnologie,

  • l’acquisizione di competenze adatta da parte degli operatori,

  • un sistema che offre maggiore consapevolezza ai consumatori.

     

I fattori che consentiranno la crescita
 

Un ruolo centrale nella crescita, del resto, potrebbero averlo l’embendded insurance, che consiste nella vendita di polizze come servizio aggiuntivo all’acquisto di un altro prodotto, e i prodotti distribuiti in ottica B2B2C, come bancassicurazione.

Si tratta di servizi che per affermarsi devono conquistare la fiducia dei consumatori attraverso un sistema di informazione chiaro e trasparente. I clienti infatti tendono a percepire alcuni tipi di polizze come extra non necessari.

Basta pensare, per esempio, alla possibilità di scegliere una copertura per i bagagli o per gli imprevisti, nel momento in cui si acquista un viaggio in aereo (un esempio di embedded insurance).

Nel complesso l’integrazione dei servizi assicurativi sarà favorita dalla partecipazione di altri operatori, appartenenti ad altri settori, che vorranno associare, ai loro servizi, polizze già esistenti e nuovi prodotti per rispondere alle esigenze che emergeranno insieme a servizi innovativi come la sharing-economy, la connect-mobility, la health-tech economy e i prodotti legati al welfare.

Tuttavia è anche i player esistenti, che vendono servizi più tradizionali, incideranno nella crescita. Secondo Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA, il volume generato da questi ultimi “vedrà un forte incremento del valore, dai 5 agli 8 trilioni di dollari.”

 

Il manifesto dell’Italian Insurtech Association

L'IIA ha presentato un manifesto che consente alle attuali compagnie del mondo assicurativo di affrontare questa trasformazione con successo.

Il documento contiene i 13 punti di una strategia efficace.


Tra i principali passi da compiere troviamo maggiori investimenti, più formazione, l'adozione di tecnologie innovative come la blockchain, l'identità digitale, e l'apertura verso nuovi canali di collaborazione e di vendita.

 

Un’opportunità per i player tradizionali
 

È importante, però che anche questi operatori investano risorse economiche, e umane, in insurtech.

Secondo Brandimarte, infatti, se ad altri settori la digitalizzazione ha permesso di mantenere il loro assetto aziendale, e in alcuni casi a ridimensionarlo, per il mondo assicurativo la digitalizzazione implica una trasformazione più profonda.

Per quest’ultimo infatti l’online non si traduce semplicemente nel trasferimento dei prodotti su piattaforme digitali ma in vero e proprio ampiamento dell’offerta che includa servizi innovativi e personalizzati. In questo modo sarà possibile raggiungere anche quei consumatori che in genere sono esclusi dall’offerta tradizionale.

Il mondo assicurativo si presta quindi a diventare non solo più flessibile ma anche più inclusivo.

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