Rinnovo della Cessione del quinto per pensionati e dipendenti

Per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, e i pensionati che hanno la necessità di somme di denaro esiste la possibilità di accedere alla Cessione del Quinto.

Un’alternativa particolarmente conveniente e comoda che consente, anche a chi ha un passato da cattivo pagatore, di accedere a un prestito con facilità.

Esistono casi in cui si decide di ricorrere alla Cessione del quinto per ottenere liquidità immediata e affrontare una spesa imprevista rischiando, tuttavia, di creare una situazione di stallo delle risorse finanziare che può tradursi, successivamente, nell’impossibilità di accedere ad altre forme di credito o di disporre pienamente del proprio stipendio.

Questa circostanza solleva la questione del Rinnovo della Cessione del Quinto.
 

Cosa si intende per Rinnovo della Cessione del Quinto?

Con questo termine si fa riferimento a quell’operazione attraverso la quale è possibile estinguere anticipatamente la Cessione del Quinto che, ricordiamo, per legge ha una durata che varia da un minimo di 24 mesi a un massimo di 120.

La legge prevede che il rinnovo si può ottenere solo al raggiungimento dei 2/5 del piano di ammortamento originario, ossia il 40% del finanziamento.

Questa regola si applica senza deroghe in caso di dilazione superiore ai 60 mesi ( cinque anni) e fino a 120 mesi (dieci anni). Se quindi, ad esempio, la dilazione originale ha una durata massima di 120 mesi non si può chiedere il rinnovo della cessione del quinto prima di aver versato le 48 rate previste nei quattro anni.
 

Quando è possibile richiederlo?

Tuttavia esistono alcune circostanze in cui è possibile chiedere il rinnovo prima della conclusione del piano di ammortamento, a condizione che siano presenti alcuni elementi disciplinati dalla legge. Questa possibilità è regolata dalla legge 180/50 che ha sancito le eccezioni in cui è possibile rinegoziare la Cessione del Quinto per andare incontro a tutti quei clienti che hanno già sottoscritto una cessione del quinto e manifestano l’esigenza di nuova liquidità.

Le eccezioni riguardano soprattutto gli ammortamenti pari o inferiori ai 60 mesi.

In questo caso infatti si può ottenere una rinegoziazione della Cessione del Quinto anche prima che si sia raggiunto il 40% dei pagamenti, quando:

  • Il cliente richiede un nuovo prestito con cessione del quinto con una durata di 120 mesi (10 anni);

  • Il cliente stipula il nuovo prestito di 120 mesi per la prima volta.
     

È importante specificare che questa procedura non vincola in nessun modo il cliente a restare legato all’istituto erogante e che può liberamente decidere di rivolgersi a un altro istituto di credito.

L’istituto con cui si è contratto il primo finanziamento quindi dovrà rilasciare un documento che viene chiamato “conteggio estintivo”, in cui viene indicata la parte di capitale rimanente che la nuova banca dovrà considerare al momento del relativo piano di ammortamento.

Nonostante questa procedura sia in parte in contrasto con la disciplina vigente in materia il rinnovo si pone come una prassi che viene spesso seguita da alcuni istituti di credito per favorire i clienti.

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