quali sono le differenza tra polizza vita e fondo pensione
Fondo pensione e Polizza vita sono due strumenti molto utili se si desidera pianificare con serenità il proprio futuro.
Entrambi infatti permettono di risparmiare e accumulare un patrimonio, tuttavia si tratta di due prodotti molto diversi di loro.
 
 

Fondi pensione: cosa sono

 
Il Fondo pensione è uno strumento di risparmio di cui il contraente usufruirà una volta raggiunta l’età pensionabile. La sua funzione è quella di una pensione complementare da affiancare a quella che spetterebbe ai sensi di legge erogata dagli enti previdenziali obbligatori.
Attraverso il Fondo pensione quindi si versa periodicamente, durante la propria vita lavorativa, una somma di denaro a un istituto finanziario, una banca o un fondo.
Il contraente si troverà davanti diverse possibilità e potrà decidere:
  • l’importo della somma da versare in base alle sue possibilità;
  • la cadenza periodica in cui versare tale importo.
 
Nonostante la sua funzione principale sia quella di una futura pensione complementare in realtà è possibile, in alcune circostanze, recuperare il capitale prima del raggiungimento della pensione. L’anticipazione del capitale sarà possibile per far fronte a particolari situazioni giustificabili:
  • spese sanitarie,
  • acquisto della prima casa,
  • finanziare gli studi dei figli
  • esigenze particolari.
 
 
 

Polizza vita: come funziona

 
La Polizza vita tutela in caso di morte o infortuni, è uno strumento che garantisce all’assicurato e ai suoi cari la stessa qualità della vita anche in caso di eventi spiacevoli.
Per questo motivo si presenta come una scelta da considerare in caso di famiglie monoreddito o con minori. La Compagnia quindi interviene in casi di incidenti o il decesso dell’assicurato versando una somma ai beneficiari.
Il costo della polizza vita varia in base a diversi aspetti: dalla somma che si vuole garantire, dallo stato di salute e dall’età dell’assicurato, dallo stile di vita (ad esempio se si è fumatori o meno), dalla durata della polizza.
Con la Polizza Vita:
  • puoi scegliere a chi indirizzare la Polizza,
  • il premio da versare resta invariato,
  • la cifra che la Compagnia versa, in caso in cui si verifichi l’evento, è sempre la stessa anche a distanza di anni.
 
 
Fondo Pensione e Polizza Vita: aspetti comuni e differenze
 
Entrambi i prodotti quindi hanno una finalità previdenziale ma si differenziano per obiettivo finale e condizioni e possibilità in cui disporre del capitale. 
Possiamo adesso analizzare alcuni aspetti principali: l’impignorabilità e i vantaggi fiscali.
 

Impignorabilità

Il Fondo pensione è disciplinato dall’art. 11 del D.lgs. 252/2005. Nel Fondo Pensione quindi è garantita l’impignorabilità della somma accumulata in quanto si presenta come un patrimonio autonomo rispetto a quello dell’ente che lo gestisce. Gli eventuali creditori, del gestore o dell’aderente stesso, quindi non avranno la possibilità di avvalersi sul patrimonio del fondo pensione.
Tuttavia il divieto di pignorabilità del capitale riguarda esclusivamente la fase di accumulo, mentre nel momento in cui il beneficiario riscatterà il capitale, per aver raggiunto l’età pensionistica o per spese sanitarie, si potrà procedere al pignoramento.
L’impignorabilità della somma accumulata è prevista anche nel caso della Polizza Vita.
Tuttavia in questo secondo caso la questione è molto più complessa.
La Polizza Vita viene disciplinata dagli artt. 1919-1927 c.c., ed è intesa come un come un contratto di assicurazione, in cui la Compagnia, in seguito al pagamento di premio da parte dell’assicurato, interviene nel caso in cui si verifichi un determinato evento. Il divieto di pignoramento però dipenderà dal tipo di contratto di Polizza.
L’impignorabilità è riconosciuta infatti in caso di polizze vita “tradizionali”: Temporanea Caso Morte (TCM) o Long Term Care (LTC).
Non è invece garantita nel caso di polizze linked, delle Polizze Vita rivalutabili e di quelle a capitalizzazione perché perseguono uno scopo finanziario.
 

Detraibilità e Deducibilità

Nei fondi pensione è possibile ottenere la deducibilità dei contributi versati dal reddito dichiarato ai fini IRPEF. I contributi vengono sottratti riducendo l’imponibile fiscale con conseguenti minori imposte da versare, prima che venga applicata l’aliquota IRPEF. Il regime fiscale della previdenza integrativa, inoltre, è agevolato anche nelle fasi dell’accumulo del capitale.
Se quindi ad esempio si possiede un reddito di 35000 euro lordi e si versano 5.000 euro al Fondo Pensione l'aliquota IRPEF non sarà calcolata sui 35mila euro ma su 30mila euro.
Con le Polizze Vita tradizionali il vantaggio fiscale, invece, consiste nella detraibilità dal reddito dichiarato ai fini IRPEF dei premi versati. Dopo aver calcolato l’imposta IRPEF dovuta sul reddito dichiarato, vengono sottratte parte delle spese sostenute per l’assicurazione.
Ricordiamo che dal 2014 il tetto massimo di premio detraibile è pari a 530 euro all’anno.

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