Donazione: quali problemi

Nonostante sia un gesto comune e spesso compiuto nella più trasparente buona fede, non bisogna mai sottovalutare che l’atto della donazione deve rispettare formalità e specificità che non solamente sono determinanti per potervi permettere di giungere in modo più congruo agli effetti desiderati, quanto anche evitare eventuali pregiudizi.

Quali rischi sono associati ad una donazione? Perché richiede l’assistenza di un professionista esperto?
Quali sono gli effetti che potrebbe avere un atto di donazione? E quali caratteristiche bisogna tenere a mente?
Approfondiamo insieme tutti questi aspetti.

 

Un anticipo della successione

In prima istanza bisogna ricordare che la donazione effettuata nei confronti dei propri eredi costituisce un vero e proprio anticipo della successione e, come tale, occorrerà tenerne in considerazione ai fini della quota di legittima, e non solo.
In caso di donazioni di rilevanza, meglio dunque affidarsi a un professionista.

 

Un atto (quasi sempre) definitivo

La donazione è un atto irrevocabile. Ne deriva che il donante (tranne alcuni casi molto specifici) non può riprendere ciò che ha donato.
È anche vero che ci sono dei casi in cui la donazione può essere risolta: si pensi al mutuo dissenso o per le cause di revocazione previste dalla legge.
Inoltre, è possibile apporre all’atto di donazione delle clausole o delle condizioni che provocano l’effetto di spogliare il donatario del bene donato, e di farlo ritornare in capo al donante.
Un’altra buona ragione, insomma, per ricorrere alla consulenza di un esperto ed evitare ogni malinteso.

 

Quando si può donare (e ricevere)

Solamente le persone che dispongono della proprietà di un bene lo possono donare, essendo chiaro che non si può donare un bene che appartiene ad altrui persona.
Detto ciò, è previsto che sia donanti che i donatari siano esseri capaci, sebbene siano comunque ammesse le donazioni in favore di minori e di inabilitati in sede di convenzioni matrimoniali.
È inoltre possibile che anche le persone giuridiche possano donare, purché tale capacità sia ammessa dal loro statuto o dall'atto costitutivo e sia compatibile con gli scopi per i quali sono state costituite.

Per quanto attiene la scelta della persona del donatario, l’individuazione deve essere effettuata dal donante o direttamente, oppure indicando una categoria o una pluralità di soggetti tra cui un terzo, suo mandatario, sceglierà.

 

Come deve avvenire la donazione

La donazione deve avvenire per atto pubblico notarile con la presenza di due testimoni, a pena di nullità.
È inoltre necessario, nel caso in cui i beni donati siano beni mobili, che venga indicato il loro valore all'interno dell'atto o in una nota a parte.
Non è invece richiesta la forma notarile nel caso di donazione di modico valore di cosa mobile (donazione manuale): in questo caso è infatti sufficiente la consegna della cosa.

 

Che cosa si può donare

Tutti i beni possono costituire oggetto di una donazione: pertanto, dai mobili agli immobili, dal denaro ai titoli di credito, dalle azioni alle quote di società, tutto ciò che rientra nel patrimonio del donante e non rappresenta un bene futuro può essere oggetto di donazione.

Non sono invece consentite le donazioni che abbiano ad oggetto un'obbligazione di fare e quelle che hanno ad oggetto un'obbligazione di non fare.

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