differenza tra capitale decrescente e capitale costante nella polizza incendio e scoppio
Il capitale di una Polizza consiste nell’importo che i beneficiari ottengono nel caso si verifichino i rischi coperti dal contratto. Il capitale, a differenza della rendita, è una somma che viene erogata in un’unica soluzione. Nel momento in cui si stipula la Polizza incendio e Scoppio è importante conoscerne tutte le caratteristiche, tra cui le modalità di erogazione. In questo caso un aspetto importante riguarda la differenza tra una Polizza a capitale decrescente e una Polizza a capitale costante.
Prima di spiegarne le differenze è importante chiarire gli aspetti generali di questo prodotto.
 

Polizza Incendio e Scoppio: che cos’è

 
L’Assicurazione Incendio e Scoppio è l’unica polizza a essere obbligatoria e fondamentale per le banche nel panorama delle polizze per la casa.

Sebbene sia facoltativa per legge, le banche possono subordinare l'accensione del mutuo alla presenza di una Polizza Incendio e Scoppio allo scopo di tutelare il loro investimento.

La Polizza infatti protegge da eventi come: esplosioni, fughe di gas, incendi, fumo, scariche elettriche, e da tutte quelle circostanze che possono danneggiare l’immobile causando gravi perdite economiche sia al mutuatario che alla banca che ha erogato il prestito.
 
 

Polizza Incendio e Scoppio a capitale decrescente

 
Il capitale decrescente si applica sui finanziamenti a lunga scadenza.
 
Con la soluzione a capitale decrescente, nel caso in cui si verificano le condizioni indicate nella Polizza, la compagnia assicurativa non eroga il capitale originariamente pattuito ma un importo inferiore, comunque sufficiente a estinguere il prestito.
Il capitale, ovvero la somma erogata all’assicurato in caso di incidenti, decresce nel tempo e lungo l’arco del mutuo.
 
 

Polizza Incendio e Scoppio a capitale costante

 
La Polizza a capitale costante invece consente di ottenere, di fronte al verificarsi delle condizioni di rischio tutelate dal contratto, la totalità del capitale assicurato.
Significa quindi che la somma che verrà erogata resta invariata per tutta la durata contrattuale, a prescindere dal momento in cui si potrebbe verificare l’evento assicurato.
 
 

Quale conviene?

 
La differente modalità di erogazione comporta ovviamente un diverso ammontare del premio da versare.
In presenza di un prodotto a capitale costante l’impegno economico potrebbe essere più elevato in quanto la somma garantita resta invariata nel tempo.
Con la condizione del capitale decrescente invece il premio da versare decrescerà nel tempo insieme al capitale.
Nel primo caso, comunque, è consigliabile tenere sotto controllo il capitale assicurato che potrebbe subire un’erosione a causa dell’inflazione.
Nel secondo caso, invece, pur richiedendo un premio inferiore, garantiscono solo la somma sufficiente per estinguere il debito nel momento in cui si verifica il rischio.
 
 

Banche e consumatori: cosa dice la legge

 
Ricordiamo che nonostante le banche possano indicare delle soluzioni assicurative, la legge prevede il dovere di queste di presentare al mutuatario almeno due preventivi differenti.
Quest’ultimo, a sua volta, può proporre un’alternativa presentando una soluzione offerta da una Compagnia a sua scelta con condizioni economiche che ritiene più vantaggiose.
L’articolo 36 bis del Decreto Salva Italia dichiara infatti che:
 «È considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario.»
L’obiettivo della legge è quello di tutelare il consumatore e la sua libertà di scelta limitando la discrezionalità dell’istituto bancario.

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