cosa cambia per famiglie e contribuenti con la legge di bilancio 2026

È già tempo di Legge di Bilancio. Il Governo, infatti, sta discutendo una serie di interventi destinati a famiglie, lavoratori e imprese e sanità.

Dalle prime anticipazioni emerge l’atteggiamento cauto del Governo: una manovra da 16 miliardi di euro, con crescita del PIL rivista allo 0,5% e deficit mantenuto sotto la soglia del 3%.

Entro il 20 ottobre, l’obiettivo di Palazzo Chigi è approvare il disegno di legge di Bilancio insieme al Documento programmatico di bilancio (Dpb), da trasmettere a Bruxelles nei tempi previsti.

Cosa prevede la manovra 2026.

Vediamo insieme quali sono i temi principali discussi in queste ore.


Taglio dell’IRPEF e detassazione della tredicesima.

Uno dei temi più caldi riguarda il taglio dell'IRPEF che dal prossimo anno dovrebbe scendere dal 35% al 33% per i redditi fino a 50.000 euro. Per i contribuenti può vantare un vantaggio massimo di 440 euro. 

Non è stata invece accolta, almeno per il momento, la proposta del ministro degli Esteri Tajani di alzare la soglia a 60.000 euro, una misura ritenuta troppo onerosa per i conti pubblici.

Anche l’ipotesi di detassare la tredicesima mensilità solleva interrogativi sul fronte delle risorse. Quest’ultima, infatti, garantisce ogni anno circa 15 miliardi di gettito fiscale, l’intervento quindi avrebbe un impatto significativo sul bilancio dello Stato.

Sostegno alle famiglie: bonus e deduzione delle spese scolastiche.

Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie, resta invariato l’assegno unico e viene confermato il bonus asili nido. Prevista inoltre l’inserimento di nuovi fondi per i servizi educativi per la fascia 0-6 anni. 

Tra le proposte anche la possibilità di dedurre una parte delle spese scolastiche e universitarie, attraverso criteri legati al reddito.

Pensioni: innalzamento dell’età pensionabile.

Per quanto riguarda le pensioni va avanti la proposta di aumentare l’età pensionabile a partire 2027. Tuttavia, questa misura potrebbe non coinvolgere chi ha già compiuto 64 anni nel 2027 e svolge lavori usuranti. Fra le altre ipotesi anche quella di una nuova proroga di Opzione donna, Quota 103 e Ape sociale.

Imprese: incentivi e Transizione 5.0.

Per le imprese si prevede la proroga dell’Ires premiale, la riduzione dell’aliquota dal 24% al 20% per le aziende che scelgono di investire nell’innovazione e la nuova occupazione.

La misura, introdotta lo scorso anno per premiare l’imprenditoria più virtuosa e orientata alla crescita, è in scadenza il 31 dicembre. Il costo stimato per lo Stato si aggira tra i 400 e i 500 milioni di euro.

In parallelo, è atteso anche un nuovo incentivo per le imprese, destinato a sostituire il programma “Transizione 5.0”, con l’obiettivo di sostenere ulteriormente investimenti in digitalizzazione e sostenibilità.

Le altre risorse: sanità e pubblica amministrazione.

La manovra prevede un intervento anche su altri aspetti, come le imprese, la sanità e la pubblica amministrazione. 

Per la sanità sono previsti invece 3 miliardi per migliorare i servizi e superare alcune criticità come le liste di attesa troppo lunghe. 

Infine, 2 miliardi sono destinati alle infrastrutture e alla modernizzazione della pubblica amministrazione, con una quota riservata al cofinanziamento dei progetti del Recovery Plan. 

Resta 1 miliardo e mezzo come riserva tecnica, per poter fronteggiare le spese impreviste o i potenziali aggiustamenti richiesti da Bruxelles.

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