spid a pagamento e soluzioni gratuite

Negli ultimi giorni non si parla d’altro: lo Spid a pagamento è ormai realtà. 

Sono infatti diversi i provider che hanno deciso di introdurre un canone a pagamento.

Introdotto nel 2016 dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), lo Spid è stato creato con l’obiettivo di semplificare l'accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e degli enti aderenti, attraverso un’identità digitale che raccoglie i dati anagrafici dell’utente. Secondo i dati AgID sono state emesse oltre 40,8 milioni di identità digitali; Poste Italiane gestisce la quota maggiore, seguita da provider come Infocert, Aruba e Register.it.

Chi ha introdotto il canone.

Al momento, le società che hanno annunciato, o introdotto, un canone annuale per l’erogazione del servizio.

  1. Aruba (Aruba ID): da maggio 2025, €5,98 annui IVA inclusa;

  2. InfoCert (InfoCert ID): dal 28 luglio 2025): €5,98 annui IVA inclusa; 

  3. Register.it: dal 1° settembre 2025 applicherà un canone annuo di 9,90 € + Iva, ossia circa 11 euro, per il rinnovo dello Spid. 

Attualmente, in Italia sono circa 40 milioni le identità digitali attive, ma Poste Italiane, con il suo servizio PosteID, copre circa il 70% del mercato. 

Di fronte a questi dati è chiaro che, se Poste Italiane continuerà a offrire il servizio gratuitamente, l’impatto sulle famiglie sarà limitato. Tuttavia, non è da escludere un futuro cambiamento anche per il colosso postale, con un possibile effetto domino che spingerebbe tutti i provider ad allinearsi verso un modello a pagamento.

Come recedere dal servizio di Infocert e Aruba.

Il rinnovo del servizio non è automatico e i consumatori hanno la possibilità di recedere. 

Come disdire lo Spid Infocert.

Per recedere dal contratto con InfoCert è possibile inviare:

  • una Pec all’indirizzo revoca.spid@legalmail.it 

  • una raccomandata all'indirizzo InfoCert Spa - Direzione generale e amministrativa - Piazzale Flaminio 1/B 00196 Roma. 

Inoltre, per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale di Infocert (disponibile all’indirizzo infocert.it, o chiamare il numero 049 78 49 360.

Come disdire lo Spid Aruba.

Per recedere dal servizio SPID offerto da Aruba, è necessario scaricare e compilare il modulo di revoca disponibile sul sito di Aruba, sezione "Assistenza SPID", e inviarlo:

  • tramite Pec all'indirizzo assistenza.spid@arubapec.it, allegando copia del documento d'identità e della tessera sanitaria; 
  • tramite raccomandata all’indirizzo Aruba S.p.A. - Loc. Palazzetto n. 4 - 52011 Bibbiena Stazione (Arezzo).

Perché lo Spid diventa un servizio a pagamento.

La decisione di introdurre un costo per il proprio SPID risponde alla necessità dichiarata di garantire la continuità e la sostenibilità economica del servizio.
I gestori di identità digitale sostengono di operare in un sistema che comporta perdite finanziarie. Richiedono investimenti significativi le spese per l'infrastruttura tecnologica, la sicurezza dei dati e l'adeguamento alle normative come il Regolamento UE sul software cloud. A questo si aggiunge il mancato arrivo dei 40 milioni di euro promessi dal governo agli identity provider per coprire i costi operativi: un ritardo attribuito a questioni burocratiche.

Cosa succederà adesso: il futuro dell’identità digitale.

L’identità digitale rappresenta uno degli obiettivi chiave del Governo per ottenere lo sblocco dei fondi del PNRR: entro il 2026, infatti, dovrà essere garantita al 70% della popolazione. In questo contesto, lo Spid risulta fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.

Tuttavia, le forze politiche puntano anche su un sempre maggiore utilizzo della Cie, la carta d'identità elettronica. Il rapporto di utilizzo tra Cie e Spid sta infatti cambiando rapidamente: se prima si attestava su un rapporto di 1 a 20, nell’ultimo anno è passato a 1 a 10. Le attivazioni di app di Cie sono passate da 5,5 a 7,3 milioni nell'ultimo anno.