ACI: Automobile Club d'Italia
L’Automobile Club d’Italia, conosciuto con l’acronimo ACI, è un ente pubblico non economico autofinanziato che svolge funzioni di controllo e promozione del settore automobilistico.
Nato nel 1898 dall’idea di Roberto Biscaretti di Ruffia che invitava tutti i simpatizzanti dell’automobilismo piemontesi a riunirsi in un club, fu ufficialmente fondata a Torino il 6 dicembre 1989.
Lo scopo del club era quello di rappresentare e dar voce ai poco numerosi proprietari di automobili del tempo davanti alle autorità, e di organizzare le prime competizioni automobilistiche.
La fondazione come associazione nazionale, di ciò che poi divenne quello che oggi conosciamo sotto il nome di ACI, avvenne nel 1905 dall’unione di alcuni club automobilistici con l’Automobile Club di Torino.
Soggetta ad un forte processo espansivo, rallentato solamente dallo scoppio della prima guerra mondiale, subì una sostanziale evoluzione passando da originaria associazione ad ente morale con conseguente ridenominazione in Reale Automobile Club d’Italia (RACI), denominazione mantenuta fino al 1946 quando si tornò all’originario nome ACI.
Ad oggi i servizi offerti dall’ACI comprendono la gestione del Pubblico Registro Automobilistico, gestione conferita nel 1927 la cui funzione prevede l’eliminazione di conflitti ed incertezze inerenti la proprietà dei veicoli attribuendo ad essi il regime di “bene mobile registrato”. A partire dal 2000 inoltre fu avviato un progetto di cooperazione tra ACI e Ministero dei Trasporti al fine di consentire l’emissione del certificato di proprietà e l’aggiornamento della Carta di Circolazione attraverso l’istituzione dello Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), sportelli situati indistintamente negli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile e negli Studi di Consulenza Automobilistica.
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