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Sembrava quasi impossibile eppure, nonostante le restrizioni ed i limiti imposti dall’emergenza sanitaria, il 21 ottobre il nuovo Centro Commerciale Lingotto, a Torino, ha spalancato le sue porte al pubblico.

Per la copertura assicurativa, necessaria per la progettazione dei lavori, L22 Retail si è affidata alle assicurazioni online. La dimostrazione che la fiducia in questo sistema sta crescendo, anche da parte dei grandi imprenditori e professionisti.

Lo storico stabilimento Fiat si presenta, ancora una volta, come il teatro di una rivoluzione  in questo caso architettonica.
 

Il progetto di L22 Retail

Da oggi, con il Centro Commerciale Lingotto, indosserà un nuovo abito con i suoi 8.000 metri quadri in più di superficie (oltre il 35% della struttura originaria) destinati allo shopping e a piacevoli momenti di relax. Il tutto nel rispetto degli elementi architettonici dell’edificio che sono stati conservati e valorizzati. 

L’ambizioso progetto è stato possibile grazie all’investimento di oltre 20 milioni di euro di 8gallery immobiliare e Pradera che hanno creduto all’opportunità di donare una nuova identità a un edificio conosciuto in tutto il mondo. La sua riqualificazione è stata pensata da L22 Retail, brand appartenente a Lombardini22.

Il gruppo ha condotto i lavori con una copertura assicurativa offerta da noi di Convieneonline, e con la collaborazione di Studio Rolla che si è occupato dello sviluppo urbanistico ed edilizio. Il cantiere è stato realizzato dall'impresa Costruzioni Generali Gilardi.

Le assicurazioni online si dimostrano sempre di più la scelta dei grandi professionisti, confermando la proprio solidità e affidabilità.
 

Una ripartenza necessaria

Adolfo Suarez, director L22 Retail, ha dichiarato che l’intero progetto “è concertato per una razionalizzazione della logica commerciale dell'immobile, con gli obiettivi di riscaldare e potenziare tutte le aree del centro e di ottimizzare la passeggiata al suo interno, utilizzando la totalità degli spazi"

È chiaro che in un periodo di gravi difficoltà economiche la nascente realtà urbana si fa promotrice della ripresa post-Coronavirus. Gli ampi e luminosi corridoi del Centro Commerciale Lingotto ospitano, infatti, 25 negozi per oltre 200 nuovi posti di lavoro. 

In realtà la realizzazione del progetto non è ancora del tutto conclusa. 

È prevista, infatti, l’inaugurazione della nuova food court che comprenderà gli spazi esterni dell’ex fabbrica liberty e si affaccerà verso Eataly e il nuovo centro commerciale di Green Pea. L’obiettivo potrebbe essere quello di regalare un nuovo concetto di spazio urbano in grado di combinare spazi esterni ed interni in una cornice post-industriale. 
 

Il posto di Torino nell’agenda ONU

La riqualificazione dell’ex fabbrica della Fiat rientra nel più ampio obiettivo della riqualificazione urbana che negli ultimi anni ha assunto una particolare importanza. La stessa città di Torino non è nuova a questo tipo di iniziative, basta pensare ai lavori di ristrutturazione delle ex Officine grandi riparazioni (Ogr), a pochi metri dalla stazione Leopolda. 

Del resto l’idea di investire nella realizzazione di città sicure ed inclusive ripensando gli spazi, nel rispetto della sostenibilità, è anche uno degli obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite per il 2030. Soprattutto se si pensa che secondo l’ONU oltre il 60% della popolazione, entro la stessa data, vivrà in metropoli urbane.

L’adattamento di costruzioni del passato, alle esigenze moderne, acquista così un ruolo importante non solo dal punto di vista della riqualificazione urbana ma anche sul piano simbolico

In questo modo è possibile ripensare ad un nuovo modello di progresso ed innovazione, in grado di rispettare le esigenze degli spazi urbani conservando i loro caratteri identitari.  Allo stesso tempo permette di superare il concetto di obsoleto e/o vecchio ponendosi come promotore di un modo di ripensare gli oggetti e gli spazi. Un vero e proprio risveglio delle coscienze per una società orientata, da troppo tempo, verso un modo di pensare “usa e getta”. 

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