Flat Tax al 15%, allo studio cambiamenti per ricavi fino  a 65.000

Era stata una delle grandi novità dello scorso anno, e corre seriamente il rischio di avere vita breve, brevissima, almeno nell’attuale configurazione. Parliamo evidentemente della flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65.000 euro di ricavi, che nelle intenzioni del governo dovrebbe essere rivista e corretta al fine di evitare che questo regime fiscale forfettario possa essere oggetto di abusi, e destinandolo – forse – nuovamente al solo recinto delle partite IVA “micro” o delle startup.

Insomma, all’orizzonte sembra profilarsi una vera e propria marcia indietro rispetto all’estensione che era stata operata dalla legge di Bilancio dello scorso anno, principalmente voluta dalla Lega, che aveva poi già anticipato il secondo step targato 2020: l’estensione del forfettario anche ai ricavi tra i 65.000 e i 100.000 euro, con tassa al 20%. Un regime che però non s’ha da fare: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha già anticipato che questa estensione non entrerà in vigore, e che sono allo studio cambiamenti per l’attuale regime. 

Ma come cambierà la flat tax al 15% entro i 65.000 euro? Come recentemente sottolineato dal titolare di via XX Settembre, cambiare il regime fiscale in corso non è semplice, ma sono comunque allo studio delle variazioni, con la possibilità di introdurre nuovi limiti per evitare comportamenti elusivi finalizzati a entrare o uscire dal regime agevolato come una sorta di “porta girevole”. In sintesi, il 15% di imposta sostitutiva viene applicata su tutti i redditi maturati nell’anno in corso, se l’anno precedente non si sono superati i 65.000 euro. In termini di estremi, dunque, potrebbe essere possibile dichiarare nel 2019 un ricavo inferiore a 65.000 euro, e pagare il 15% su tutti i ricavi del 2020, anche se superiori a 65.000 euro. 

C’è però una buona notizia per i forfettari. L’Unione Europea ha infatti bocciato l’ipotesi iniziale di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica ai forfettari. Insomma, i forfettari non saranno ancora assoggettati alla fatturazione elettronica, ma potrebbero andare incontro a una rivisitazione del loro regime agevolato.

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