registro rui 2023 con le assicurazioni online più sicure

L’Ivass conferma la serietà e la professionalità di Convieneonline.it inserendo, anche quest’anno, l’agenzia nella lista dei siti internet comunicati dagli intermediari italiani ed esteri regolarmente iscritti al Registro unico degli Intermediari (RUI), utilizzati per la distribuzione dei prodotti assicurativi.

La pubblicazione della lista avviene periodicamente per garantire ai consumatori maggiore sicurezza e trasparenza.

Il documento, al momento, include tutte le comunicazioni inviate entro il 5 giugno 2023, data di scadenza indicata dal Provvedimento IVASS 128/2023. 

Per quanto riguarda, invece, i siti internet che saranno comunicati in seguito, l’Ivass provvederà a inserirli nel primo aggiornamento mensile.

La lista sarà pubblicata anche nella forma open data insieme agli altri dati RUI già disponibili in tale formato.

In questo modo sarà possibile, inoltre, verificare anche l’intermediario a cui si riferisce il singolo sito internet della lista.

 

I siti esclusi

 


L’elenco è stato elaborando considerando una serie di requisiti ed escludendo

- i siti risultati inaccessibili, in costruzione, bloccati o in manutenzione;

- gli indirizzi che indicano l’accesso a “un ambiente protetto” e che consentono l’accesso solo tramite l’inserimento di credenziali e login; 

- i siti delle Compagnie Assicurative che non sono specificamente riferiti all’intermediario;

- i siti che offrono beni o servizi diversi dalle assicurazioni che non contengono una sezione dedicata alla promozione e/o il collocamento di prodotti assicurativi;

- i profili social e le pagine web personali non adibiti ad attività di intermediazione assicurativa.


 

L’Ivass garantisce la sicurezza e la trasparenza delle Polizze online

Attraverso questi strumenti l’Ivass cerca di contrastare i siti fake e le truffe online evitando che questi possano impattare negativamente sul mercato delle assicurazioni online. 

Sono ancora molte, infatti, le imprese di assicurazione non autorizzate che propongono prodotti non regolari che, spesso, riescono ad attirare i consumatori nella trappola per i loro prezzi eccessivamente bassi. 

Una disattenzione che può costare molto alle vittime che, in assenza di una reale copertura, in caso di sinistro dovranno assumersi l’intera responsabilità del danno, con conseguenze economiche non indifferenti.  

 

I consigli dell’IVASS
 

Per evitare di cadere in queste situazioni spiacevoli l’Ivass, oltre a pubblicare periodicamente le liste dei siti iscritti al RUI e dei siti fantasma, si impegna a fornire importanti consigli per evitare le truffe come: consultare i registri RUI, diffidare dei prezzi troppo bassi o degli agenti che richiedono la trasmissione dei documenti solo tramite whatsapp. 

L’obiettivo è quello di garantire, ai consumatori, l’accesso a un servizio trasparente e la possibilità di poter acquistare le assicurazioni desiderate nella massima serenità.

 

I vantaggi delle Polizze digitali
 

Le Polizze digitali, infatti, sono una soluzione sempre più apprezzata dagli italiani per i numerosi vantaggi che offrono:

  • una selezione più ampia di prodotti; 

  • la possibilità di comparare coperture, estensioni e prezzi, delle diverse assicurazioni in piena autonomia; 

  • la richiesta e l’elaborazione più semplice e veloce dei preventivi; 

  • l’accesso immediato e flessibile al servizio di assistenza. 
     

È evidente che la digitalizzazione dei servizi stia favorendo una maggiore integrazione tra le Compagnie e i consumatori. 

Le nuove tecnologie semplificano i processi agevolando la vita degli utenti che, comodamente dal proprio divano di casa e dal proprio dispositivo, possono ottenere una copertura assicurativa velocemente e adatta alle loro esigenze.

L’utilizzo e l’analisi dei dati consentono inoltre di offrire prodotti sempre più personalizzati e costruiti su misura.

Secondo l’Italian Insurtech Association (IIA), associazione che comprende oltre 200 operatori del comparto assicurativo italiano, oggi a livello globale le polizze digitali rappresentano il 23% del totale. Un dato destinato a raggiungere l'80% entro il 2030.


 

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