Liberi professionisti, al via il bonus da 600 euro

I liberi professionisti sono tra le categorie più colpite dalla crisi da coronavirus e, forse, anche tra quelle più trascurate dalle recenti misure del governo. E così, in attesa che l'esecutivo possa varare un nuovo decreto che possa gestire in maniera più articolata l'impatto dell'epidemia, quel che sembra certo è che il provvedimento dello scorso 16 marzo (il c.d. Decreto Cura Italia), con 25 miliardi di euro per sostenere l'economia, non ha certamente fornito grande supporto alle partite Iva. Ma che cosa è stato previsto per i liberi professionisti?
 

Il bonus da 600 euro

Iniziamo con il rammentare come il principale (unico) provvedimento che il decreto legge ha introdotto per i liberi professionisti titolari di partita Iva è un bonus da 600 euro per il mese di marzo, che possa integrare o sostituire i mancati guadagni che sono determinati dalla pandemia da coronavirus e dalle misure prese per contenerla. Non tutti, però, possono conseguirlo.
 

I requisiti per ottenerlo

L'art. 27 del decreto sostiene che l'indennità spetta a chi:

- È titolare di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 o un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivo alla stessa data;
- È iscritto alla gestione separata INPS e non è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- Non è titolare di pensione.

Nell'ipotesi in cui si sia in possesso di questi tre requisiti, per il mese di marzo è riconosciuta un'indennità pari a 600 euro, per un limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro.
 

Le caratteristiche del bonus

E' ancora il decreto a informare che l'indennità non sarà conteggiata nella formazione del reddito, non entrando dunque nella base imponibile su cui vengono calcolate le tasse.
Il beneficio verrà erogato dall'Inps, dietro presentazione di una domanda online. Pertanto, considerato che per il momento non ci sono istruzioni per poterne fare richiesta, non si può che attendere la pubblicazione del decreto attuativo e la conseguente circolazione dell'Inps per poter comprendere come fare.
 

Gli esclusi

Da quanto sopra appena riassunto dovrebbe essere chiaro che sono completamente esclusi dal beneficio tutti quei liberi professionisti che non sono titolari di una posizione nella gestione separata Inps.
Per esempio, sono esclusi da questo provvedimento i giornalisti che sono iscritti all'Inpgi o, ancora, gli ingegneri e gli architetti iscritti all'Inarcassa.


 

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