Cessione Del Quinto Per Metalmeccanici: Come Funziona

Se siete assunti con un contratto CCNL Metalmeccanico e state pensando di accedere a un prestito potete ricorrere alla Cessione del Quinto. Vediamo come funziona la cessione del quinto per i Metalmeccanici.
 

Cosa si intende per cessione del quinto

Innanzitutto, chiariamo che viene definito Cessione del Quinto in quanto l’importo della rata di rimborso non può andare oltre la quinta parte dello stipendio netto mensile.

Consiste in una formula di prestito personale a tasso fisso in cui è il datore di lavoro a versare all’ente che ha erogato la somma, una cifra non superiore al 20% dello stipendio del richiedente.

La sua durata non può andare oltre i 10 anni e deve essere di almeno 36 mesi.
 

Metalmeccanici: come richiedere quali requisiti devono avere

I requisiti che i Metalmeccanici devono rispettare per accedere al prestito, tramite cessione del quinto, sono quelli di qualunque altro dipendente

Si deve essere in possesso, innanzitutto, di una busta paga con il fine di accertare la presenza di un reddito fisso e stabile.

Il richiedente non deve presentare particolari garanzie ad esclusione del TFR maturato e la sottoscrizione a una Polizza Vita o Perdita del Lavoro, in modo da poter garantire la copertura delle rate in caso di: mancato pagamento delle rate; la presenza di un importo dovuto eccedente la somma del TFR. 

Al momento della richiesta del prestito, il richiedente non deve essere in cassa integrazione o trovarsi in una situazione di sovra indebitamento che può verificarsi, ad esempio, nel caso in cui abbia già a carico altri prestiti. 

L’ammontare dell’importo massimo che si può ottenere dipenderà da:

- Il TFR 
- Gli anni di anzianità lavorativa,
- Importo della retribuzione mensile.

È chiaro quindi che maggiore sarà lo stipendio, maggiori saranno gli anni del rapporto lavorativo e la somma del TFR maturato, più elevato sarà l’importo che la banca o l’istituto finanziario sarà disposto a erogare.
 

I Vantaggi della Cessione del Quinto

Il vantaggio principale che si può trarre dall’attivazione di questa procedura riguarda la maggiore probabilità di accedere al prestito. Una volta garantito, infatti, il rispetto dei requisiti da parte del dipendente e la solidità dell’azienda per cui lavora, l’ente è quasi sempre disposto a concedere la somma. 

Questo perché la presenza di un contratto stabile e l’automaticità del versamento della somma rendono l’operazione per la banca a basso rischio.

Inoltre il fatto che la somma del prestito sia legata al livello di retribuzione e all’anzianità lavorativa consente, ai lavoratori di lunga data, di accedere in alcuni casi anche a prestiti considerevoli. 

Tra i vari elementi che è importante valutare prima di sottoscrivere un contratto di cessione del quinto ricordiamo:

- Il TAN (Tasso Annuo Nominale), ovvero il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, che viene applicato dalla banca all’importo lordo del finanziamento;
- Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), misura espressa in percentuale e su base annua che si riferisce al costo complessivo del finanziamento, e che consiste nel tasso di interesse al quale i flussi di erogazione verso il richiedente eguagliano i flussi di rimborso.

Ricordiamo inoltre che il TAEG, a differenza del TAN, comprende gli oneri accessori come le spese di istruttoria e le commissioni bancarie, che sono a carico del cliente.

Per quanto riguarda le spese assicurative, invece, gli Istituti possono decidere a loro discrezione di escluderle dal calcolo del TAEG. 

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