Polizza per la perdita del lavoro in caso di licenziamento, mutuo o prestito

Dopo due anni di pandemia si evidenzia una ripresa dei flussi sul mercato del lavoro.

È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sul precariato INPS, relativi al primo trimestre del 2022.

In particolare sia le assunzioni che le interruzioni dei rapporti di lavoro hanno superato il livello del periodo 2018-2019, per un totale di 350.345 nuovi rapporti di lavoro (variazione netta tra assunzioni e cessazioni).

Questo dato positivo, però, è affiancato da un forte aumento dei licenziamenti.

 

Perché aumentano i licenziamenti

Dal Report è emerso un aumento delle cessazioni dei rapporti di lavoro pari a 1.515.000 (+47% rispetto al 2021).

Questo fenomeno riguarda tutte le tipologie contrattuali: contratti stagionali (+105%); contratti intermittenti (+77%); contratti in apprendistato (+60%); contratti a tempo indeterminato (+48%); contratti a tempo determinato (+38%) e contratti in somministrazione (+37%).

Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, i licenziamenti, per natura economica e disciplinare, si attestano rispettivamente a 99.288 e 31,014, pari a +162% e +48% rispetto al 2021.

L’incremento dei licenziamenti è dovuto sia alla crisi economica che dal nuovo contesto normativo, ricordiamo infatti che nel primo trimestre del 2021 i licenziamenti economici erano ancora bloccati dalle leggi introdotte nel 2020.

 

Come difendersi dal licenziamento
 

Lavoratori, imprese e aziende, del resto, sono costretti a doversi confrontare con un mondo del lavoro instabile. Il mercato infatti, mentre cerca di riprendersi dagli effetti della pandemia, inizia a sentire gli effetti della crisi energetica.

Si tratta di un’incertezza generale che, inevitabilmente, incide in modo significativo sulla qualità della vita e sui progetti di ogni individuo.

Tuttavia il mercato assicurativo offre diverse soluzioni per difendersi dagli eventi imprevisti e pianificare il proprio futuro nella massima serenità.

Tra queste troviamo la Polizza Creditor Protection Insurance (CPI) che tutela l’assicurato dal rischio di licenziamento. Si tratta di un’assicurazione particolarmente importante, soprattutto in caso di prestiti personali, mutui o finanziamenti in quanto garantisce la copertura delle rate in caso di eventi imprevisti.
 

La Polizza inoltre tutela da tutte quelle circostanze che possono ostacolare lo svolgimento della propria attività lavorativa.

 

Le garanzie della Polizza CPI
 

L’assicurazione CPI offre numerose garanzie che possono variare in base al contratto.
 

In genere, comunque, tutela da:

  • perdita dell’impiego

  • eventi che causino una riduzione del reddito.

  • morte,

  • infortunio,

  • malattia,

  • ricovero ospedaliero,

  • inabilità temporanea o permanente.

     

Come funziona la Polizza CPI
 

La Polizza si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti.
 

Il premio della Polizza CPI viene calcolato sulla base di diversi fattori, come:

  • il tipo di lavoro dell’assicurato.
  • il reddito,
  • la durata della copertura,
  • l’età anagrafica dell’assicurato.


 

Una tutela per tutta la famiglia
 

La Compagnia si impegna a versare un indennizzo all’assicurato, nel caso in cui si verifichi uno degli eventi previsti dal contratto, e a coprire le rate in presenza di prestiti, come mutui o altri tipi di finanziamenti.

È importante chiarire che l’intervento della Compagnia è previsto solo nei casi in cui l’assicurato si ritrovi senza un’occupazione per cause indipendenti dalla sua volontà o dalle sue azioni. È chiaro quindi che sono esclude dalla copertura tutte quelle circostanze in cui la perdita del lavoro derivi da un licenziamento per giusta causa dell’assicurato o dalle dimissioni volontarie di quest’ultimo.

La Polizza CPI non è obbligatoria ma fortemente consigliata in quanto si pone come uno scudo in caso di mancanza di una fonte di reddito, tutelando la qualità della vita dell’assicurato e dei suoi familiari.


 

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