decreto sanità 2023 per un sistema sanitario e un personale sanitario più sicuro e tutelato contro aggressioni

Novità per Medici e personale sanitario che dovrebbero garantire maggiori tutele sia ai professionisti che ai cittadini.

Con il Decreto legge 34/2023 “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”, il Governo ha introdotto una serie di misure che mirano a colmare i vuoti causati da anni di tagli alla sanità e dare priorità al Servizio sanitario nazionale (SSN).

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci ha spiegato che le misure approvate "mirano soprattutto a porre un freno al fenomeno allucinante dei medici gettonisti che danno sostegno a chi lavora nell'emergenza. Facciamo sì che gli infermieri possano lavorare oltre l'attuale orario di lavoro e diamo segnali contro la violenza a danno degli operatori sanitari.

Inoltre, ha aggiunto che si tratta solo del “primo passo di una riforma più ampia che vogliamo mettere in campo per migliorare la sanità e rafforzare il Ssn".

 

Le misure prinipali introdotte dal Decreto

Stipendi più alti in Pronto soccorso e un aumento dell’indennità specifica.

 

Per i Medici che lavorano nei Pronto soccorso è previsto un incremento dello stipendio e del compenso per le prestazioni aggiuntive (un’ora di straordinario, infatti, sarà pagata 100 euro, invece degli attuali 60). 

Inoltre è stata anticipata al 1° giugno 2023 l’indennità specifica per chi lavora in Pronto soccorso, prevista inizialmente per prevista al 1° gennaio 2024.

 

Misure per limitare il ricorso ai Medici a gettone
 

Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono ricorrere all’ esternalizzazione, per l’affidamento dei servizi medici e infermieristici, solo una volta e senza proroga, e solo in caso di necessità e urgenza. 

Inoltre, le strutture sanitarie possono rivolgersi alle cooperative solo dopo aver verificato l’impossibilità di: utilizzare il personale già in servizio, di assumere gli idonei in graduatoria e di espletare le procedure di reclutamento.

Ulteriori limitazioni sono state introdotte nelle procedure di esternalizzazione. L’affidamento deve ricadere su operatori economici che si avvalgono di personale medico e infermieristico in possesso dei determinati requisiti di professionalità e che rispettano le disposizioni in materia d’orario di lavoro.

L’obiettivo è chiaramente quello di garantire la continuità nell’erogazione del servizio e una maggiore stabilità ai professionisti. 

 

Ampliamento della platea dei professionisti che possono accedere al servizio e ai concorsi
 

Si muove nella stessa direzione la misura che favorisce la stabilizzazione dei giovani medici e che allarga la platea dei professionisti che possono prendere servizio e partecipare alle procedure concorsuali. 

Sono ammessi ai concorsi, infatti, tutti coloro che hanno maturato, tra il 1° gennaio 2013 e il 30 giugno 2023, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, presso i servizi di emergenza-urgenza. 

Inoltre fino al 31 dicembre 2025:

  • gli specializzandi possono assumere, su base volontaria e al di fuori dall’orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, presso i reparti di emergenza ospedalieri del servizio sanitario nazionale, per un massimo di 8 ore settimanali. 
  •  il personale, dipendente e convenzionato, impiegato nei servizi di emergenza-urgenza, e in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato, può chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a ridotto o parziale.
  • possibilità per il personale sanitario, che abbia conseguito i titoli all’estero, di esercitare la professione presso strutture sanitarie o socio sanitarie, sia pubbliche che private. 
  • Pene più severe per chi aggredisce il personale sanitario

Tra le misure più importanti emergono quelle rivolte a tutelare i professionisti sanitari dalle aggressioni nei reparti d’urgenza. Sono state introdotte infatti pene più severe per chi minaccia o compie atti di violenza, ai danni del personale sanitario, come la procedibilità d’ufficio e l’aumento della reclusione, da 2 a 5 anni, anche in caso di lesioni non gravi o gravissime.

Inoltre si prevede la creazione di presidi di polizia in quasi 200 ospedali italiani.

 

Aumento delle aggressioni ai danni del personale sanitario
 

Quest’ultima misura ha l’obiettivo di fronteggiare le crescenti tensioni nei reparti di emergenza. 

Come evidenzia l'analisi della Consulenza statistico attuariale Inail, pubblicata lo scorso marzo, i dati sulle aggressioni nei reparti di emergenza sono particolarmente allarmanti. 

In particolare, nel triennio 2019-2022 si sono registrati quasi 5.000 episodi di violenza nei Pronto soccorsi, ovvero circa 1.600 l'anno. 

Emerge che circa il 68% degli operatori sanitari è stato, almeno una volta nella vita, vittima di minacce verbali e atti violenti.

 

Polizza Infortuni e Tutela Legale: le migliori soluzioni assicurative per medici e personale sanitario
 

Per garantire al Professionista una maggiore tutela il mercato offre diverse soluzioni assicurative come la Polizza Infortuni e Tutela Legale Medico.

Entrambe hanno l’obiettivo di integrare ed estendere le garanzie offerte dall’Assicurazione RC Professionale, obbligatoria per legge, scongiurando il rischio di trovarsi scoperti, o solo parzialmente tutelati, in situazioni impreviste.
 

Polizza Infortuni: un sostegno in caso di incidenti ed eventi spiacevoli
 

La Polizza Infortuni assiste il Professionista in caso di incidenti che possono avere gravi conseguenze sulla qualità della vita di quest’ultimo e dell’intero nucleo familiare.

La Compagnia garantisce, infatti, una copertura in caso di eventi che possono provocare:

  • Morte dell’Assicurato
  • Invalidità temporanea
  • Invalidità permanente

Tali condizioni devono essere conseguenza diretta dell’infortunio in seguito a incidenti casuali e non prevedibili.

La Polizza copre sia per infortuni professionali che avvenuti durante il tempo libero.

 

Tutela legale Medico: per l’assistenza legale
 

La Polizza Tutela Legale offre assistenza e rimborso delle spese legali, peritali, investigative e processuali. 

I professionisti sono coperti in caso di:

  • Procedimento penale per Delitti Colposi
  • Procedimento penale per Delitti Dolosi, se vi è archiviazione per infondatezza della notizia di reato, derubricazione del reato da Doloso a colposo, o nel caso in cui l’Assicurato venga assolto
  • Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
 

Un sostegno anche nella Vita privata
 

Tutela Legale Medico, inoltre, garantisce una copertura al Professionista anche nella sua vita privata in relazione alla proprietà, guida o utilizzo di veicoli, grazie alla Garanzia Vita Privata/Circolazione.

La Polizza si rivolge a Medici libero professionisti, dipendenti o convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, in caso di controversie o contenziosi legali che possono presentarsi nel corso dell’attività lavorativa.

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