La Polizza D&O, conosciuta come “Polizza per la responsabilità civile degli organi di gestione e controllo della società”, consiste in un’assicurazione che agisce a tutela del patrimonio personale di amministratori, dirigenti e sindaci delle società da eventuali richieste di risarcimento danni.
Il suo obiettivo è infatti quello di proteggere le figure apicali, di aziende e società, dai rischi che possono derivare dallo svolgimento quotidiano delle loro attività professionali.
Si tratta in genere di una copertura di tipo collettivo con la quale vengono assicurati, attraverso un unico contratto, tutti coloro che ricoprono cariche di rilievo in un’azienda.
Tuttavia ci sono anche casi in cui l’assicurazione sia di tipo individuale, consentendo all’assicurato di ottenere una protezione adeguata alle caratteristiche particolari del ruolo ricoperto.
Chi sono i soggetti tutelati e per quali sinistri
La Polizza D&O tutela sia gli assicurati che la società a cui appartengono.
Ai primi garantisce una copertura nel caso in cui vengano chiamati a pagare eventuali danni a terzi per atti illeciti commessi durante lo svolgimento delle loro mansioni. Nel secondo caso invece agisce a favore della società che viene rimborsata nel caso in cui sia tenuta a tutelare le persone assicurate a seguito di un reclamo contro di loro.
La D&O quindi copre le richieste di risarcimento che derivano dalla responsabilità civile gestionale e manageriale degli assicurati, disciplinate dagli artt. 2392-2396; 2047 del Codice Civile:
- Responsabilità verso la società,
- Azione sociale di responsabilità
- Azione sociale di responsabilità esercitata dai soci
- Responsabilità verso i creditori sociali),
- Azioni di responsabilità nelle procedure concorsuali)
- Azione individuale del socio e del terzo),
- Direttori generali,
- Responsabilità.
Deducibilità della Polizza per la responsabilità civile
Oltre ai vantaggi che derivano dalla tutela offerta da questo tipo di Polizza, è possibile ottenere anche benefici fiscali.
L’interesse della società è quello di stipulare la polizza per permettere all’amministratore di gestire l’azienda con serenità garantendo in questo modo il perseguimento degli obiettivi aziendali.
In questo caso i premi pagati dalla società sono deducibili in quanto non costituiscono fringe benefits e non concorrono alla formazione del reddito dell’amministratore.
Se l’indennizzo è corrisposto all’amministratore, non concorre a formare il reddito in quanto consisterà in una reintegrazione del danno patrimoniale subito dall’amministratore a causa del risarcimento versato, da quest’ultimo, al danneggiato.
Se l’indennizzo invece è corrisposto alla società, concorre a formare il reddito, ma in contropartita saranno comunque deducibili le somme corrisposte dalla società al soggetto terzo che ha subito il danno.
Polizza D&O: quanto è diffusa in Italia
Nonostante in Italia sia un prodotto ancora poco diffuso, negli ultimi anni, ha conosciuto una crescita graduale che lascia intravedere un’evoluzione positiva del settore nel futuro immediato.
Secondo i dati elaborati dalla Compagnia XL Catlin i premi lordi delle Polizze D&O, infatti, sono passati dai 190 milioni di euro, del 2012, ai 240 del 2016, fino a toccare i 255 milioni nell’ultimo anno.
I rami imprenditoriali/aziendali che hanno fatto maggiormente ricorso a questo tipo di copertura sono: manifatturiero (89%), finanziario (60%), il settore del wholesale e retail (59%), il business services (58%), edilizia (56%), alimentare (42%).
La crescita va collocata all’acquisita consapevolezza, da parte dei consumatori, dell’importanza di questi prodotti. Basta pensare che negli ultimi tre anni il 26% delle aziende ha denunciato un sinistro D&O.