Revisione auto e novità: tutto sulla nuova normativa europea

Dallo scorso 20 maggio 2018 la nuova direttiva UE n. 2014/45 ha impattato sulle nuove procedure legate a revisione, tagliando, bollino blu, scadenze da rispettare e – in generale – le attività di manutenzione del proprio veicolo a motore. Ma che cosa cambia? Quali sono le novità indotte dalla normativa europea?

 

Cosa cambia per gli automobilisti

Le novità introdotte riguardano soprattutto la necessità di controlli maggiori e, in tal senso, l’obbligo di revisione nelle ipotesi di incidente stradale che sia andato a pregiudicare la fruizione delle principali componenti di sicurezza. Un obbligo che invece, fino alla previgente disposizione, era previsto solo nel caso di esplicita richiesta della polizia stradale o nel caso in cui l’automobile abbia percorso più di 160 mila chilometri, quando questi sono stati effettuati prima dei 4 anni dall’immatricolazione originaria del mezzo.

Rimangono invariate le tariffe, pari a 45 euro nel caso in cui i controlli siano portati a termine nelle sedi locali della motorizzazione, e 66,88 euro nel caso in cui ci si affidi invece a centri privati convenzionati.

 

Certificato di revisione online

Un’ulteriore novità è legata al rilascio del certificato di revisione: in tale documento, oltre alla targa e al numero di telaio, verranno infatti inserite tutte le notizie utili riguardanti lo stato di usura dell’impianto frenante, oltre al numero di chilometri percorsi dall’auto al momento della sua revisione.

Viene inoltre previsto che ogni automobilista interessato possa verificare i controlli tecnici effettuati sul proprio mezzo mediante il sito internet del portale dell’automobilista.

Nulla varia per quanto attiene gli intervalli di tempo necessari per poter effettuare il controllo. Dal momento della prima immatricolazione dovranno trascorrere 4 anni, e successivamente una distanza di 24 mesi. Niente cambia anche per la necessità di esporre il tagliando sulla carta di circolazione, a riprova dell’effettuazione e del superamento dei controlli.

 

Il responsabile tecnico

L’ultima tra le principali novità riguarda la figura del responsabile tecnico: si tratta di un ispettore che non sarà necessariamente un soggetto terzo – come inizialmente era invece previsto dalla normativa, in quanto potrebbe trattarsi anche di un dipendente del centro revisione, purché non sia il titolare.

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