Emmanuele Menicucci
Pubblicato il 14/12/2021
Sempre più vicina la possibilità di prorogare lo Stato di emergenza oltre la data di scadenza prevista per il 31 dicembre 2021.
Il Premier Mario Draghi sembra infatti determinato a mantenere il pugno duro nella lotta al Covid-19 portando, in queste ore, al Consiglio dei ministri la proposta di proroga al 31 marzo 2022.
In vista del Natale questa notizia ha portato molte conseguenze, soprattutto nel settore turistico che ha visto un calo di prenotazioni e viaggi.
Lo Stato di emergenza è disciplinato da una legge ordinaria, la legge n. 225 del 24 febbraio 1992, successivamente aggiornata nel 2018 con il Codice della Protezione civile.
Secondo la legge può essere proclamato dal Consiglio dei ministri, dopo una valutazione della Protezione Civile, in caso di eventi straordinari e potenzialmente pericolosi.
Lo Stato di emergenza è legato al concetto di temporaneità, deve quindi esserne specificata la durata che secondo la norma può essere massimo di 12 mesi, e prorogabile per altri 12 (art.24, c.3, Codice della protezione civile).
Esistono tre categorie che possono determinarne la proclamazione:
Durante lo Stato d’emergenza nazionale il Governo può ricorrere ai Dpcm, decreti del presidente del Consiglio dei ministri, che non richiedono il coinvolgimento del Parlamento. Tuttavia l’esecutivo guidato da Mario Draghi, a differenza del precedente, ha finora preferito intervenire attraverso decreti legge.
In Italia, lo Stato di emergenza è stato proclamato il 31 gennaio 2020, al momento quindi potrebbe essere prorogato fino al 31 gennaio 2022 e poi giungere al termine.
Se si seguisse questa strada, quindi, secondo il comma 6, dell’art.24: «Alla scadenza dello stato di emergenza, le amministrazioni e gli enti ordinariamente competenti, subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi, nei procedimenti giurisdizionali pendenti».
Tuttavia si potrebbe scegliere un’altra soluzione.
Data l’impossibilità infatti di poter prorogare l’attuale Stato di emergenza, oltre la fine di gennaio, il Governo potrebbe decidere di passare dal Parlamento per l’adozione di una nuova legge che consentirebbe di rinnovare, e non prorogare, lo Stato di emergenza. Un iter quindi più lungo ma legittimo sul piano formale.
Questa scelta consentirebbe di mantenere la struttura anti-Covid, strategia, che secondo il Governo appare come necessaria data la risalita dei contagi delle ultime settimane.
Una situazione che sta colpendo, ancora una volta, il settore turistico, che in vista del Natale si ritrova con poche prenotazioni e tante disdette.
Questo scenario è confermato dai dati condivisi dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che hanno mostrato un tasso di occupazione delle camere disponibili, l’8 dicembre 2021, del 62%, per un totale di 14 punti in meno nel 2019.
L’aumento dei contagi e le conseguenti difficoltà spingono infatti molti a rinunciare alle vacanze di Natale.
Tuttavia il mercato assicurativo ha studiato diverse soluzioni che consentono di affrontare un viaggio nella massima serenità anche durante il Covid-19.
Stiamo parlando della Polizza Viaggi, la soluzione assicurativa per chi desidera organizzare un viaggio in sicurezza, o semplicemente andare a trovare un proprio caro in un’altra Regione durante le feste.
La Polizza tutela dai rischi legati al Covid-19 garantendo:
Il mercato assicurativo, del resto, è attento alle esigenze del momento offrendo soluzioni efficienti e sempre al passo con i tempi.
Sono inoltre incluse una copertura e assistenza per tutte le situazioni come:
Questi prodotti confermano, del resto, il ruolo fondamentale del mercato assicurativo che in questa circostanza si pone non solo come un compagno fidato al servizio dei consumatori ma anche come un alleato del settore turistico.
Il Premier Mario Draghi sembra infatti determinato a mantenere il pugno duro nella lotta al Covid-19 portando, in queste ore, al Consiglio dei ministri la proposta di proroga al 31 marzo 2022.
In vista del Natale questa notizia ha portato molte conseguenze, soprattutto nel settore turistico che ha visto un calo di prenotazioni e viaggi.
Cosa comporta lo Stato di Emergenza
Lo Stato di emergenza è disciplinato da una legge ordinaria, la legge n. 225 del 24 febbraio 1992, successivamente aggiornata nel 2018 con il Codice della Protezione civile.
Secondo la legge può essere proclamato dal Consiglio dei ministri, dopo una valutazione della Protezione Civile, in caso di eventi straordinari e potenzialmente pericolosi.
Quanto può durare lo Stato di Emergenza e come funziona
Lo Stato di emergenza è legato al concetto di temporaneità, deve quindi esserne specificata la durata che secondo la norma può essere massimo di 12 mesi, e prorogabile per altri 12 (art.24, c.3, Codice della protezione civile).
Esistono tre categorie che possono determinarne la proclamazione:
- Categoria A, i cui interventi vengono gestiti a livello comunale;
- Categoria B, che coinvolge Province e Regioni;
- Categoria C che determina un intervento di tipo nazionale, come nel caso del Covid-19.
Durante lo Stato d’emergenza nazionale il Governo può ricorrere ai Dpcm, decreti del presidente del Consiglio dei ministri, che non richiedono il coinvolgimento del Parlamento. Tuttavia l’esecutivo guidato da Mario Draghi, a differenza del precedente, ha finora preferito intervenire attraverso decreti legge.
Cosa può succedere dopo il 31 dicembre 2021: l’ipotesi di un rinnovo
In Italia, lo Stato di emergenza è stato proclamato il 31 gennaio 2020, al momento quindi potrebbe essere prorogato fino al 31 gennaio 2022 e poi giungere al termine.
Se si seguisse questa strada, quindi, secondo il comma 6, dell’art.24: «Alla scadenza dello stato di emergenza, le amministrazioni e gli enti ordinariamente competenti, subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi, nei procedimenti giurisdizionali pendenti».
Tuttavia si potrebbe scegliere un’altra soluzione.
Data l’impossibilità infatti di poter prorogare l’attuale Stato di emergenza, oltre la fine di gennaio, il Governo potrebbe decidere di passare dal Parlamento per l’adozione di una nuova legge che consentirebbe di rinnovare, e non prorogare, lo Stato di emergenza. Un iter quindi più lungo ma legittimo sul piano formale.
Questa scelta consentirebbe di mantenere la struttura anti-Covid, strategia, che secondo il Governo appare come necessaria data la risalita dei contagi delle ultime settimane.
Una situazione che sta colpendo, ancora una volta, il settore turistico, che in vista del Natale si ritrova con poche prenotazioni e tante disdette.
Salvare le Vacanze di Natale con la Polizza Viaggi
Questo scenario è confermato dai dati condivisi dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che hanno mostrato un tasso di occupazione delle camere disponibili, l’8 dicembre 2021, del 62%, per un totale di 14 punti in meno nel 2019.
L’aumento dei contagi e le conseguenti difficoltà spingono infatti molti a rinunciare alle vacanze di Natale.
Tuttavia il mercato assicurativo ha studiato diverse soluzioni che consentono di affrontare un viaggio nella massima serenità anche durante il Covid-19.
Stiamo parlando della Polizza Viaggi, la soluzione assicurativa per chi desidera organizzare un viaggio in sicurezza, o semplicemente andare a trovare un proprio caro in un’altra Regione durante le feste.
La Polizza tutela dai rischi legati al Covid-19 garantendo:
- un’assistenza h24 in caso di necessità di rientrare presso la propria residenza,
- la copertura delle spese mediche per ricoveri connessi al coronavirus,
- la copertura delle spese affrontate per il prolungamento del soggiorno.
Il mercato assicurativo, del resto, è attento alle esigenze del momento offrendo soluzioni efficienti e sempre al passo con i tempi.
Sono inoltre incluse una copertura e assistenza per tutte le situazioni come:
- malattia e/o infortunio
- incidenti e guasti all’auto,
- furto, incendio e danni alla propria abitazione durante il viaggio.
Questi prodotti confermano, del resto, il ruolo fondamentale del mercato assicurativo che in questa circostanza si pone non solo come un compagno fidato al servizio dei consumatori ma anche come un alleato del settore turistico.