Le novità della Legge di Bilancio 2023 per pensioni, reddito di cittadinanza e molto altro

È stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo della Legge di bilancio 2023. Il testo seguirà adesso l’iter parlamentare per arrivare all’approvazione definitiva entro la fine dell’anno.

Si tratta di una manovra da 32 miliardi di euro, di cui 21 miliardi verranno utilizzati per contrastare gli effetti della crisi energetica.

 

Le misure principali della Legge di bilancio 2023
 

Emergenza energetica

 

Tra le misure più attese troviamo sicuramente quelle riguardanti l’emergenza energetica.

Non a caso la maggior parte dei fondi saranno utilizzati per contrastare il caro bollette. 

Il ministero dell’Economia sta rivedendo la tassa sugli extraprofitti manifestando l’intenzione di portare l’attuale aliquota del 25% al 33% (anche se non esclude un aumento fino al 40%). 

A subire una variazione potrebbe essere anche la base imponibile in quanto si prevede l’azione di un modello Ires, calcolando la tassazione non più sul differenziale tra i saldi Iva, ma sugli utili.

L’obiettivo è quello di finanziare gli aiuti per le famiglie e le imprese.

 

Sconto benzina

La manovra riduce lo sconto sulle accise con un taglio del prezzo alla pompa di benzina che passa da 30,5 a 18,3 centesimi al litro. Il decreto prevede una riduzione da 25 a 15 centesimi al litro per le accise applicate a gasolio e benzina, e di 3,4 centesimi per il Gpl.

 

Reddito di cittadinanza
 

Grande attenzione al tema del reddito di cittadinanza che potrebbe essere cancellato a partire da gennaio 2024.

L’idea di cancellare il sussidio, già da gennaio 2023, sarebbe stata sostituita dalla soluzione proposta dalla ministra del Lavoro Calderone che prevede: 

  • il riconoscimento di 7/8 mensilità, invece che 18, alle persone tra i 18 e i 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età)

  • l’obbligo per un periodo, di almeno sei mesi, di seguire un corso di formazione professionale

  • la cancellazione del beneficio del reddito in caso di mancata partecipazione ai corsi o di rifiuto della prima offerta congrua
 

Taglio del cuneo fiscale

 

Taglio del cuneo fiscale per i lavoratori che hanno un reddito annuo inferiore a 35.000 euro. 

È previsto inoltre un aumento di stipendio per coloro che hanno un reddito inferiore a 20.000 euro. Per questi ultimi, infatti, lo sgravio verrà fissato dall’attuale 2% al 3%, con un risparmio fino a 15 euro in più al mese.

Il governo ha precisato che si tratta solo del primo step in questa direzione.

L’intenzione è d’innalzare, in futuro, la soglia delle 35 mila euro, e di aumentare la misura complessiva dello sgravio al 5%, di cui due terzi saranno applicati sull’aliquota a carico del dipendente e un terzo su quella a carico dell’azienda.

 

Aiuti per le famiglie e le imprese

 

Nella manovra troviamo diverse misure rivolte al sostegno delle famiglie e delle imprese come: 

  • l’incremento dell’assegno unico familiare

  • una nuova formula per i congedi familiari

  • il finanziamento dei centri estivi

  • la riformulazione dei crediti d’imposta, per i quali si pensa a un aumento dal 30 al 35% per le piccole attività commerciali e dal 40% al 45% per le grandi imprese
 

​Carta acquisti

 

Tra le misure a sostegno delle famiglie merita particolare attenzione la Carta acquisti: uno strumento che prevede il versamento di 80 euro, ogni due mesi, da porter utilizzare per alcuni beni ed esclusivamente negli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa. Il limite Isee che consente l’accesso alla Card dovrebbe essere portato a 20.000 euro.

 

Riforma delle pensioni

 

Per il solo 2023 il governo ha individuato come soluzione quella di consentire l’accesso alla pensione all’età di 62 anni, con almeno 41 anni di contributi. 

 

Rottamazione

 

Il testo contiene anche delle misure per la nuova pace fiscale che prevede la cancellazione delle cartelle con importo fino a 1.000 euro (fino al 2015). La sanzione è stata fissata invece al 5% per le cartelle ricevute tra il primo gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, con una definizione agevolata mediante rottamazione o saldo e stralcio, con la possibilità di una rateizzazione fino a 5 anni.

 

Flat Tax

La flat tax era una delle misure più attese. Tuttavia al momento si conferma solo l’aumento della soglia (da 65 a 85mila euro) per autonomi e partite Iva, mentre si allontana l’ipotesi di una flat tax incrementale. 

 

Criptovalute

 

In manovra anche la tassazione delle plusvalenze da criptovalute. Fino a questo momento le valute virtuali erano equiparate, dall’Agenzia delle entrate, con una conversione d’imposta del 26%. La Legge di Bilancio, invece, potrebbe elaborare a un quadro normativo ad hoc, con un’imposta ben definita.

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