Panoramica dell'insurtech e delle assicurazioni online in italia
L’Italia ha segnato un’accelerazione nell’Insurtech nel 2021 ma continua a correre a una velocità inferiore rispetto ai suoi vicini europei.
È quanto emerge dai dati dell'Investment Index, pubblicati dall'Italian Insurtech Association (IIA) in collaborazione con l'Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano.
Nel complesso il settore ha attirato in Italia, nel 2021, 280 milioni di euro. Si tratta di un dato non indifferente se pensiamo che, nell’anno precedente, gli investimenti totali hanno raggiunto i 50 milioni di euro.
Si tratta tuttavia di una cifra irrisoria se si pensa che a livello mondiale (in particolare: USA, Canada, Cina, Europa) sono stati investiti 15 miliardi di dollari.
Sul piano europeo si contano 3,5 miliardi di dollari e si confermano attori principali Regno Unito, Germania e Francia.
 
 

Gli investimenti nel 2021 in Italia

 
Nel panorama italiano ad avere favorito la crescita, si legge in una nota dell’IIA, sono stati gli investimentiin start up, sviluppo di progetti insurtech da parte di compagnie, intermediari tech e digital player, progetti di collaborazione su crossover digitali”.
Nel nostro Paese si contano al momento 130 realtà innovative, di cui il 64% sono società Insurtech in senso stretto mentre, il restante 36%, rientrano nell’ambito Tech Insurance. Tra queste emerge ConvieneOnline, una piattaforma di assicurazione online, che permette di preventivare e sottoscrivere assicurazioni per la casa, rc professionali, e vita
Il 66% di queste realtà si concentra al Nord contro il 28% tra Centro e Sud e una piccola quota del 6% con sede all’estero.
Questa disparità emerge anche nella distribuzione degli investimenti: il 54%, infatti, sono stati destinati al Nord; il 25% all’estero; il 21% tra Centro e Sud.
Per quanto riguarda i settori si sono rivolti: per il 40% allo sviluppo dell’offerta di prodotti e servizi; per il 25% alla distribuzione di polizze; per un altro 25% agli investimenti in tecnologie e piattaforme; e il reastante 10% alla gestione sinistri (10%).
Simone Rannucci, Presidente dell’IIA, ha definito i dati il segnale di una trasformazione in atto ma non si può ignorare la presenza di un “forte gap da colmare rispetto a quanto avviene a livello internazionale in termini di investimenti in start up.” Secondo Rannucci, serve prima di tutto un cambio di mentalità: “una visione di lungo periodo e una maggiore propensione culturale al rischio, senza fermarsi all’immediato ritorno degli investimenti.” Inoltre ha aggiunto che è fondamentale “continuare ad aumentare gli investimenti attraverso la creazione e l’acquisizione di competenze digitali da parte di tutti gli operatori della filiera, maggiori sperimentazioni e collaborazioni, creazione di poli Insurtech, sviluppo di un modello open”.
 
 

Le previsioni per il 2022

 
Tuttavia restano particolarmente positive le previsioni per l’anno in corso.
Secondo l’IIA il volume degli investimenti nel settore, per il 2022, dovrebbe passare dai 280 milioni a oltre 500 milioni. I principali motori di questa crescita potrebbero essere i fondi di investimento stranieri e la nascita di nuovi progetti Insurtech da parte delle compagnie, di intermediari tech e digital player.
In particolare i nuovi protagonisti potrebbero essere: il turismo spaziale, l’identità digitali, l’eSport, la realtà virtuale, le criptovalute e nuovi modi di socializzare online, come promesso da Facebook con il Metaverso.
L’IIA ha previsto un valore di 10 milioni di euro di premi solo in Italia entro il 2030.
Tuttavia per far fronte a queste nuove esigenze l’offerta assicurativa classica potrebbe non essere più sufficiente e sarà necessario andare oltre il concetto di innovazione già avviato.

I Nostri Prodotti