Proroga e semplificazione per il superbonus 110%, scopri le ultime notizie
Il Superbonus 110%, per i lavori di efficientamento energetico, è stato prorogato al 2023.
La notizia è stata confermata dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco, con una nota di tre pagine che accompagna la Nota di aggiornamento al Def (Nadef).

Nel testo si legge: “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le Pmi e agli incentivi all'efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”.
Il Superbonus, quindi, ha ottenuto ulteriori finanziamenti ed è stato rinnovato per il 2023. La misura entrerà in vigore con la prossima legge di bilancio.
 
 

Come richiedere il Superbonus

 
Si può accedere al Superbonus tramite dichiarazione dei redditi o sconto in fattura e cessione del credito.
 
Se si decide di accedere alle detrazioni tramite 730 è necessario compilare la sezione IV del quadro E, righi E61 ed E62, indicando le spese sostenute per tipologia di lavori.

Se invece si opta per lo sconto in fattura e cessione del credito è necessario il Visto di conformità di un soggetto abilitato alla trasmissione delle dichiarazioni (commercialista, consulente del lavoro, perito, direttore di Caf) con il fine di attestare la presenza dei requisiti necessari per accedere che alla detrazione d’imposta. I dati relativi devono essere trasmessi in via telematica all’Enea.
 
 

Un Bonus che spinge l’economia

 
Secondo la vice ministra dell'Economia, Laura Castelli, il Superbonus si conferma uno strumento particolarmente efficiente, oltre a essere uno dei motori trainanti della transizione ecologica del Paese, con effetti positivi anche sulla ripresa economica.

I dati forniti dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) mostrano, infatti, come negli ultimi mesi le richieste per l'apertura dei cantieri sono passate dalle 24.503, di giugno, alle 37.128 di agosto.

Il valore degli interventi è passato, in 2 mesi, dai 3,5 miliardi ai 5,68, per un totale degli investimenti, per lavori conclusi ammessi a detrazione di 3,91 miliardi (pari al 68,8%).

Questi dati sono in linea con le previsioni della Nadef che prospettano un aumento del prodotto interno lordo (PIL) del 6% (+1,5% rispetto le previsioni di aprile), mentre scende dall’11,8% al 9,4% la previsione di indebitamento netto.
Al ribasso anche la stima per il rapporto debito/Pil, che è scesa dal 159,8% al 153,5%.
Nella nota inoltre si legge che dalla metà del 2022 si prevede il ritorno “al livello di PIL trimestrale precrisi” se si potrà ritornare ai “normali livelli di apertura nelle attività sociali, culturali e sportive”.
 
 

Quale futuro per gli altri bonus?

 
Non disponiamo ancora di notizie certe sul futuro degli altri bonus.

Ci riferiamo a un ampio ventaglio di incentivi fiscali per la Casa, introdotti nel corso degli ultimi due anni, e che oggi comprende: detrazioni per le ristrutturazioni, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, l’ecobonus del 50 o del 65%, bonus facciata, bonus idrico, bonus verde.

Il governo ha quindi tempo fino al 31 dicembre per decidere il destino di queste misure, stessa data di scadenza per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
 

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