Capitale Assicurato

Quando si usa la definizione “Capitale Assicurato”, ci si vuole riferire all’importo massimo coperto da una Polizza Assicurativa.

Per quanto riguarda il caso specifico di una Assicurazione sulla Vita, ad esempio, quando si parla di Capitale Assicurato si fa riferimento ad una determinata quota che sarà versata a tutti gli aventi diritto riportati nella Polizza al momento del decesso di colui che ha sottoscritto l’Assicurazione.

Si tratta di un caso in cui il Premio dell’Assicurazione è direttamente proporzionale al Capitale Assicurato; in poche parole, più alto è il Capitale Assicurato più alto è il Premio da pagare.

Il Capitale Assicurato, dunque, riguarda la somma di denaro che i beneficiari della Polizza sulla vita riscuoteranno in caso di decesso del contraente durante il periodo di validità del contratto di Assicurazione.


Capitale Assicurato: limiti e regole

Per quanto riguarda i limiti imposti dalla legge sull’ammontare del capitale assicurato, tale somma non può eccedere i 2 milioni di euro.

Tra i fattori che incidono sul calcolo del Premio relativo alla Polizza di Assicurazione sulla Vita, il più importante è l’età; infatti, per Capitali Assicurati che superano i 250.000 €, se l’Assicurato ha più di 60 anni sono obbligatori una serie di esami clinici e, in casi particolari, anche un certificato che attesti lo stato di buona salute di chi contrae la Polizza.

Nel caso in cui l’assicurato abbia meno di 60 anni, anche in caso di Capitale Assicurato consistente, non è necessario alcun test medico ma è sufficiente una autocertificazione.

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