Scoperto
Nell'ambito delle Polizze Assicurative, si dice Scoperto una clausola che consente alla compagnia assicuratrice di non pagare l'intero valore quantificato di un danno.
Ciascun danno ha un certo valore di tipo economico, e in relazione a questa somma si può applicare una certa percentuale di scoperto, che rimane a carico del cliente. Ad esempio, una compagnia può decidere di non pagare il 10%, il 20%, ecc. dell'ammontare totale di un danno.
Siccome il valore dello scoperto viene stabilito in percentuale, non si può calcolare a priori, ma soltanto dopo che un eventuale danno si sia verificato.
Lo scoperto non va confuso con la franchigia, perché si tratta di due tipologie di clausole diverse: come evidenziato prima, lo scoperto si calcola in percentuale, mentre la franchigia viene espressa con una somma di denaro fissa, e tale somma è quella che la compagnia non è tenuta a risarcire. C'è poi la franchigia relativa, che se presente come clausola contrattuale consente alla compagnia di risarcire un eventuale danno solo se il danno stesso ha un importo inferiore a quello prestabilito, altrimenti è del tutto a carico del cliente.
Qualora sulla polizza fossero presenti sia lo scoperto che la franchigia, si applica l'una o l'altra clausola (non entrambe), a seconda di quella più cara. Le due clausole possono essere confrontate in seguito ad uno specifico danno, proprio perché lo scoperto viene stabilito sempre in percentuale, e non con una somma fissa.
Per esempio, ipotizziamo una franchigia di 600 euro ed uno scoperto stabilito al 16%: se il danno provocato in seguito a un sinistro dovrebbe prevedere un risarcimento di 1600 euro, lo scoperto sarebbe pari a 256 euro. Di conseguenza, in questo caso il cliente sarebbe tenuto a pagare la franchigia di 600 euro e non lo scoperto (che invece, in questo caso, sarebbe a carico dell'impresa assicuratrice), proprio perché la franchigia risulterebbe essere di valore superiore rispetto allo scoperto.