Polizza cpi per perdita di impiego con mutuo, per dipendenti e autonomi
La decisione di contrarre un mutuo non è mai priva di preoccupazioni. Si tratta infatti di un impegno importante che si estenderà nel lungo periodo.
È normale quindi sentirsi in ansia e chiedersi quali eventi, in un eventuale futuro, potrebbero impedirci di affrontare le rate del finanziamento.
Tuttavia esistono diverse soluzioni assicurative, come la Polizza CPI, che consentono di assumere l’impegno di un mutuo, con serenità, senza quella terribile sensazione di doversi affidare al destino.
La Polizza Perdita del Lavoro, o Perdita dell’Impiego, permette di tutelarsi nel caso in cui ci si ritrovi improvvisamente in una situazione di precarietà lavorativa o di inabilità.
Questo tipo di assicurazione non è obbligatoria, come la Polizza Incendio e Scoppio, ma si rivela importantissima, soprattutto in un periodo di grande incertezza come quello che stiamo vivendo.
 

Quali garanzie offre la Polizza Perdita del Lavoro?

Le coperture offerte dall’assicurazione possono variare dal tipo di contratto che si decidere di sottoscrivere, in ogni caso sono sempre presenti delle garanzie base come:
  • la perdita dell’impiego
  • eventi che causino una riduzione del reddito.
Oltre alle coperture standard è possibile includere delle garanzie accessorie che tutelano l’assicurato e i suoi familiari in diverse circostanze:
  • morte,
  • infortunio,
  • malattia,
  • ricovero ospedaliero,
  • inabilità temporanea o permanente.
 
 

Come funziona la Polizza CPI

Questo tipo di assicurazione si rivolge ai lavoratori dipendenti, con una situazione lavorativa stabile: dipendenti pubblici o lavoratori del settore privato con un contratto a tempo indeterminato.
Nel caso in cui si verifichi la perdita d’impiego, la Compagnia si impegna a versare una somma mensile per coprire le rate temporaneamente.
L’importo da versare viene stabilito al momento della sottoscrizione ed è determinato da diversi fattori.
Le assicurazioni in genere calcolano una quota percentuale sulla base del lavoro dell’assicurato al momento della stipulazione del contratto. Inoltre nella maggior parte dei casi viene definito un massimale a cui fare riferimento.
L’intervento della Compagnia si attiverà nei casi in cui l’assicurato si ritroverà senza occupazione e per cause che siano indipendenti dalla sua volontà o dalle sue azioni. È chiaro quindi che resteranno esclusi i casi in cui, la perdita del lavoro, sia una conseguenza di un licenziamento per giusta causa dell’assicurato o delle dimissioni volontarie di quest’ultimo.
 
 

Quali sono i costi?

Il costo di questo tipo di assicurazione può variare e in genere viene calcolato su una serie di elementi:
  • il tipo di lavoro,
  • il reddito,
  • durata della copertura,
  • valore del prestito,
  • età anagrafica dell’assicurato,
  • valore dell’immobile.
Una volta stabilito il premio da versare viene integrato nell’importo totale della rata del prestito, insieme agli altri oneri accessori del mutuo.
 
 

CPI per Partita Iva

Anche per le Partite Iva esiste la possibilità di dotarsi di una copertura assicurativa CPI.
I detentori di partita IVA, quindi, possono valutare la possibilità di stipulare un’assicurazione vincolandola, non al posto di lavoro, ma al tenore di vita.
La Polizza Vita, infatti, tutela allo stesso modo gli impegni finanziari o le spese dell’assicurato, in caso di perdita del lavoro, malattia o infortunio, garantendo al cliente e ai familiari che eventi accidentali o imprevisti non incidano sulla loro qualità della vita.

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